martedì 5 agosto 2014

DOPPIO CIECO

Buongiorno cari lettori, oggi torno con l'angolo emergenti per presentarvi Doppio cieco di Chiara Abatantuono, ventitreenne studentessa barese di psicologia. Questo è il suo libro d'esordio. Vediamolo assieme.


TRAMA:
Treviso 1993: Imma ha trent'anni, un alienante lavoro come cassiera di supermercato, un gatto obeso, una sorella ex tossicodipendente di nome Anna e un amore asfissiante con Dan.
Roma 2012: Chris ha quarantadue anni, una madre famosa per i suoi film porno, una ex fidanzata bulimica di nome Ester da cui non riesce a dividersi e varie paranoie.
Due vite diverse e distanti. Cosa hanno in comune? All'apparenza nulla. All'apparenza...

RECENSIONE:
Doppio cieco non è un romanzo comune. Ironico, forte e a tratti allucinato e allucinante, descrive con lucida e precisa determinazione la condizione umana di due personaggi non ordinari, due personaggi che vivono al limite della follia. Chris è tormentato dai ricordi, in una totale astrazione dalla realtà, in una povertà di ideali, in una confusione psicofisica. Imma è sveglia, ma disordinata, confusionaria, sregolata.
Chiara Abatantuono ci racconta le loro storie con palese disincanto, utilizzando un linguaggio colorito, a tratti visionario, ma mai volgare. Un linguaggio che ben si addice alla storia che narra e che ne fa parte.
Il romanzo, pur nella sua brevità, è completo e compiuto e affronta temi molto delicati, come la morte, l'abbandono, la pazzia, la bulimia... Il tutto è affrontato con perizia medica, non a caso l'autrice - come ho detto sopra - studia psicologia. Ed è la psicologia a farla da padrone in questa storia, come si può evincere già dal titolo: "un esperimento in cieco o in doppio cieco, infatti, è un modo per definire un esperimento scientifico dove viene impedito ad alcune persone coinvolte di conoscere informazioni che potrebbero portare a pregiudizi consci o inconsci, così da invalidarne i risultati" (da Wikipedia).
Ed ecco spiegata la totale estraneità - almeno iniziale - tra i due protagonisti, le cui storie sembrano completamente distinte, senza la benché minima traccia di un collegamento. Diversa è la città in cui vivono, diverso è il periodo in cui operano, diversa è la loro storia. Eppure, i loro destini sono indissolubilmente legati, in un modo che, fino all'ultima pagina, il lettore non riesce a immaginare.
Se vi aspettate una banale storia d'amore, resterete delusi. No, i due protagonisti non si conosco e continueranno a non conoscersi. Non si innamoreranno e vivranno felici e contenti. Se volete questo, guardate il film La casa sul lago del tempo e non sprecate il vostro tempo a leggere questo libro.
Questo libro non è da leggere per "passare il tempo". In quel caso, leggete Moccia o Fabio Volo. Questo è un libro complicato, che va letto più e più volte per capirlo completamente e per cogliere tutte le infinite sfumature che raccoglie dentro di sé.
Doppio cieco non è un libro per tutti. E' un libro che o si ama o si odia. Io l'ho amato. E voi?
Per il momento è tutto.

Biancaneve

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