domenica 2 febbraio 2014

LA VENDETTA SI SERVE FREDDA...MA SE SI FOSSE CONGELATA?

Nuovo anno, nuova critica. Oggi voglio occuparmi del sequel di un romanzo da cui è stato tratto un film che ha letteralmente sbancato il botteghino. Mi riferisco a "Il Diavolo veste Prada", di cui solo pochi mesi fa è uscito il nuovo romanzo, intitolato "La vendetta veste Prada. Il ritorno del Diavolo". Incuriosita, l'ho letto di recente. E ora vi posto il mio parere.



TRAMA:
Sono passati dieci anni da quando Andrea "Andy" Sachs ha mollato Miranda Priestly durante una festa a Parigi. Oggi, Andrea è una donna di successo. Dirige con l'ex rivale Emily - ora sua migliore amica - la rivista "The Plunge", dedicata ai matrimoni glamour. E grazie a questa rivista ha anche conosciuto il suo fidanzato, Max Harrison, rampollo di una delle famiglie più in vista di New York, e suo principale finanziatore, che sta per sposare.
Ma, dopo il matrimonio, tutto precipita. Andy scopre di non piacere a sua suocera e, cosa ancora più sconcertante, si fa viva Miranda Priestly, intenzionata a comprare la loro rivista. Andy è più che contraria, dato che nel contratto c'è una clausola che la obbligherebbe a restare per un anno al servizio della donna, mentre Emily e Max la pressano affinché firmi.
A complicare la situazione ci pensano una gravidanza inattesa e il ritorno inaspettato in città del suo primo amore, Alex.
Riuscirà Andy ad affrontare tutto questo?


RECENSIONE:
Quando leggo questi libri mi chiedo: perché scrivere un sequel, se non si ha in mente una buona storia? Per i soldi? Per cavalcare l'onda del successo (tra l'altro in questo caso dovuto quasi esclusivamente al film del 2006)?
La vendetta veste Prada. Il ritorno del Diavolo è un romanzo scadente. Per quanto interessante l'idea di riprendere le fila delle vite dei personaggi principali del primo romanzo, la storia non è ben strutturata. Si presenta, piuttosto, come un'accozzaglia di avvenimenti e di colpi di scena neanche troppo ben congeniati.
Ho sbadigliato per quasi tutto il romanzo. Lo stile è debole, i personaggi piatti (non sono cambiati per niente in dieci anni), la trama quasi inconsistente. Sembra più un romanzo scritto per accontentare i fan (del film) che non un'occasione di crescita per l'autrice.
Deludente anche il personaggio di Miranda, ancora una volta ritratta in modo monodimensionale. Se speravamo che le critiche ricevute a tal proposito potessero convergere verso un'evoluzione del personaggio, ci siamo sbagliati. Miranda Priestly è il Diavolo, né più né meno. Nessuna traccia di umanità nei suoi modi, tranne quando scopre che Andy aspetta un figlio (ma siamo sicuri che non sia una manovra per convincerla a firmare il contratto per vendere la rivista)?
E reintrodurre Alex? Patetico! Soprattutto se si considerano gli ultimi avvenimenti del primo romanzo (e non del film).
Insomma, leggere La vendetta veste Prada è stato uno spreco di tempo.
Tuttavia, forse già quest'anno gireranno il film, che potrebbe uscire o alla fine di questo stesso anno o nel 2015. Anne Hathaway ha già dichiarato che sarebbe felicissima di rivestire i panni di Andy, il personaggio che l'ha consacrata tra le stelle di Hollywood. Nessuna conferma, invece, è giunta da Meryl Streep, anche se - io credo - tutti ci auguriamo che voglia essere di nuovo Miranda.
In questo modo, magari il film potrebbe essere un altro successo, specie se si baseranno su alcuni spunti comunque interessanti del romanzo, per poi trasformarlo completamente in un'altra storia, come è successo per il Diavolo veste Prada.
Per il momento è tutto.

Biancaneve





2 commenti:

  1. come spesso accade si tira alla lunga su un libro/film che ha fatto successo per cercare di incassare il più possibile... lo trovo deprimente!

    Beh... grazie della tua critica, sicuramente utile! :)

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  2. Sì, infatti ammiro la Rowling perché si è saputa fermare. E spero vivamente che rimanga ferma a 7 libri di HP!
    Grazie a te per aver letto la critica e per il commento :)

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