giovedì 13 febbraio 2014

CONVIVENZA LEGGERA... MATRIMONIO D'AFFARI

Per l'Angolo degli Emergenti, novità di quest'anno, vi farò conoscere Convivenza leggera... matrimonio d'affari della pugliese Vanessa Vescera. Innanzitutto, voglio dirvi due parole sull'autrice. Classe 1986, studia ballo fin da piccola, raggiungendo il podio nelle danze caraibiche. Ama leggere e scrivere e ha pubblicato diversi romanzi a quattro mani con Fabiana Andreozzi (D&S Non voglio perderti; Amore nel sangue; Attimi indimenticabili; Vuoi sposarmi? No, grazie!). Attualmente scrive e insegna Zumba Fitness.


TRAMA
Alycia è una donna moderna, che vive correndo, dividendosi tra lavoro, casa e due relazioni. Non credendo nell'amore, Alycia vuole infatti sia un uomo, che individua nel suo capo Ugo, con cui costruire una famiglia e stringere quindi un matrimonio d'affari, sia una relazione passionale ma non troppo impegnativa con un altro uomo, Raffaele, con cui avere una convivenza leggera. 
Ma le cose non vanno come previsto: infatti, Raffaele comincia a fare pressioni ad Alycia perché vuole dei figli, mentre Ugo si rivela noioso e iettatore. 
A complicare il quadro interviene un terzo uomo, Ryan, brillante e ricco medico. 
Riuscirà Alycia a districarsi in questa situazione ai limiti del verosimile? 

RECENSIONE:
Il romanzo vorrebbe proporsi come una storia allegra e frizzante, che diverte con ironia e leggerezza. Tuttavia, non ci riesce. Il risultato? Una storia banale, in molti punti noiosa. 
Ma analizziamo il tutto dall'inizio, partendo dai personaggi, fin troppo stereotipati. Ugo è troppo "noioso e prevedibile", Raffaele troppo inaffidabile, Alycia troppo confusa e Ryan troppo perfetto. Un mix di personaggi che stentano a farsi amare e ricordare. 
Anche la trama non è delle più originali. Ci sono addirittura dei punti - come la scena della cena, nello stesso ristorante, di Alycia contemporaneamente con Raffaele e con Ugo - palesemente copiati. Infatti questa scena ricalca - quasi fedelmente - la cena del film Mrs Doubtfire, dove Robin Williams è a cena sia col suo produttore che con la famiglia. 
Per poi non parlare di Parigi. Perché una storia d'amore per essere credibile deve terminare per forza in questa città? E' una forzatura. 
E poi i nomi stranieri per i due protagonisti? La storia è ambientata in Italia e - diciamocelo francamente - vogliamo dei nomi italiani. Non diventano più fighi i personaggi se date loro dei normi inglesi o americani. A meno che, naturalmente, non abbiate ambientato il vostro romanzo a Londra o in America. 
Insomma un romanzo che fa sbadigliare, per nulla all'altezza delle aspettative. 
Per il momento è tutto. 

Biancaneve

Nessun commento:

Posta un commento